La Tillandsia appartiene alla famiglia delle Bromeliaceae e comprende più di 500 specie di piante. Sono piante erbacee, molto diverse tra di loro per portamento e forma, tutte originarie dell’America, a partire dalla Florida fino all’Argentina. Queste piante sono perenni, cespitose, con foglie lineari e acuminate. Inoltre presentano una peculiarità: sono epifite, vivono, cioè, senza terreno.
La Tillandsia usneoides viene chiamata dagli Americani “muschio spagnolo” perché cresce abbondantemente in Florida ed anche perché è l’unica a presentare caratteristiche diverse: sottili ramificazioni che formano masse capillari ricoperte di “squame” di colore grigio-argento e che permettono alla pianta di assorbire l’umidità atmosferica.
La coltivazione della Tillandsia può avvenire in vaso, con un ottimo drenaggio e con un terreno che sia composto di radici di osmunda, torba e sabbia in parti uguali. Ma le specie più comunemente coltivate sono poste in cestelli sospesi oppure su pezzi di corteccia o tronchi di albero su cui vengono fermate con radici di osmunda per permettere alle radici di svilupparsi come in natura. Quest’ultimo sistema di coltivazione richiede un alto grado di umidità ambientale.
Le temperature, in inverno dovrebbero aggirarsi intorno ai 13°C circa, anche se resistono anche a temperature più basse (meglio non rischiare, però!). Invece, durante la bella stagione gradiscono posizioni arieggiate e luminose, ma non gradiscono la luce diretta del sole.
Le innaffiature devono essere abbondanti in estate, distanziate, invece, nel periodo invernale, ma il tasso di umidità dovrà sempre essere molto alto.
I fiori delle Bromeliaceae, a seconda della specie, sono portati in spighe fino ad un numero di venti per spiga, o anche in grappoli. I colori variano dall’arancio al rosa-lilla. Dopo la fioritura la rosetta di foglie morirà ma produrrà nuovi polloni che potranno essere distaccati e rinvasati, oppure lasciati ad accestire dopo aver tagliato, al di sopra del rizoma, la rosetta di foglie morte.
Il nome Tillandsia ricorda il nome del botanico svedese Elias Til-Landz (1640-1693).