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Il mese di Maggio è appena iniziato e sebbene qualcuno affermi con convinzione che non ci sono più le mezze stagioni (i 26° che campeggiano sul termometro qui fuori sembrano urlarmelo dritto in faccia), normalmente gli ultimi colpi di coda della stagione fredda introducono una tediosa e temibile impresa: IL CAMBIO DI STAGIONE DEGLI ARMADI.

Al pari di un Crociato in partenza per la Guerra Santa, ogni donna si prepara impavida a svuotare completamente il contenuto del guardaroba di casa sua, occupando ogni superficie libera raggiungibile con i capi e gli accessori più impensabili, dal tubino di paillettes di capodanno ’87 a quel paio di jeans preso ai saldi di 8 anni fa, che è bello in modo assurdo anche se in effetti è un po’ strettino, ma se perdo una diecina di chili sai che figurone!

Un imperativo, per quanto mi riguarda, è e resterà sempre questo: tutto prima o poi torna di modaTutto, però, è un concetto piuttosto ampio e da prendere con il giusto peso.

Secondo qualche strana legge fisica, l’armadio sembra sempre essere incapace di inghiottire di nuovo tutto ciò che sputa fuori. Il momento del cambio di stagione è quasi sempre accompagnato da una cernita degli abiti pensionabili.

 

Bisogna distinguere tra i capi che vale la pena lasciare a nanna per qualche stagione da quelli che rappresentano l’anello di Mordor o il tragico errore di valutazione di un momento di shopping matto e disperato.

Fatevi queste domande: sono passati meno di due anni dall’ultima volta che l’ho indossato? E’ della mia misura? Sembro il pagliaccio Baraldi quando lo indosso?

Se le risposte sono sì, sì e (per l’amor del cielo) NO, allora potete dare al capo una seconda possibilità. In caso contrario non avete scuse: bisogna amputare.

Dopo questa cernita, una ben più annosa questione è la risistemazione dei superstiti negli armadi.

Ricordate: un guardaroba funzionale è un guardaroba ordinato e organizzato al millimetro. Prendetevi il vostro tempo per esaminare quali e quanti spazi abbiate a disposizione.

Cappotti, giacche, foulard e borse: è opportuno farli gravitare nello stesso ambiente e facilitare la pesca matta quando siamo in terribile ritardo ma vogliamo uscire di casa solo en pendant.

Separate gli abiti più eleganti da quelli che usate per andare a lavoro e per il tempo libero, appendeteli su stampelle in legno e proteggeteli dalla polvere con un panno in cotone.

Riservate uno spazio a quei capi che io chiamo quattro stagioni, quelli che sono indossabili in ogni momento dell’anno (tubini neri, jeans, top particolari, camicette trasparenti, ecc ).

 

Organizzate gli accessori in base alla tipologia e al colore per renderli immediatamente individuabili nel mucchio.

Una piccola dritta? Ricorrete a piccoli appendi-asciugamani adesivi da porre sulla parte interna delle ante dei vostri mobili: saranno utilissimi per conservare le collane più lunghe o delicate senza che si annodino.

 

Sguainate le stampelle e… che la forza sia con voi!

 

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