Siamo già oltre la metà di dicembre, il Natale è alle porte, la frenesia dei preparativi per la festa più importante dell’anno aumenta giorno dopo giorno.
Regali da comprare (e spesso ci si riduce all’ ultimo minuto, magari le ore diciotto del 24),
Addobbi da preparare, e soprattutto: il cenone della vigilia!
Il cenone di Natale, il momento in cui la famiglia si riunisce, un’occasione di convivialità, perché la tavola imbandita è il ritrovo più importante, il momento “catartico” della familiarità.
Soprattutto quando si invita la propria suocera e si deve preparare una cena degna di cotanta presenza illustrissima!
In una nota pubblicità per giocattoli si chiede a qualcuno di indicare tre mostri, ed ecco che il soggetto interpellato risponde: Dracula, Frankenstein e…..mia suocera!!!!Addio, si è meritato il mattarello in testa.
Ecco, io ho invitato mia suocera a casa per il cenone della vigilia di Natale… ma… ancora non ho deciso il menù, accidenti, devo sbrigarmi perché devo fare la spesa, ma non ho proprio idea di cosa offrire alla beneamata.
Dopo aver consultato tutti i miei libri di cucina (ne ho tantissimi, tutti come nuovi, mai usati! Rivendibili come nuovi su Amazon!) e non avendo trovato un qualcosa di soddisfacente, ho deciso di risolvere il dilemma facendo un giro in rete dove si trova di tutto, ricette di ogni tipo, suddivise per regione, per stato, per continente, ricette suddivise in portate e i vini da accompagnare in ogni occasione.
Dunque, come dicevo vi è un’ampia scelta, ma io ho dovuto limitarmi alla scelta sul cenone tradizionale della regione di appartenenza, la Calabria, in particolare la città di Cosenza.
Dovrei conoscerne le tradizioni, visto che si tratta della mia città natale, ma purtroppo (o per fortuna) mia madre è originaria della Basilicata e mi ha trasmesso altre tradizioni culinarie, e differenze ce ne sono, soprattutto quando si tratta di dolci. Secondo la tradizione di mia madre, dunque della Basilicata, la vigilia si mangia pesce, così anche a Napoli (il famoso capitone) così anche in Calabria si mangia pesce. Ma ho notato che in alcune regioni perlopiù settentrionali, si opta per il cappone.
Menù tradizionale meridionale:
Primi: pasta con pesce, in genere 2 pietanze uno rosso tipo allo “Scoglio” (vongole , cozze, scampi e gamberi), un altro con la mollica, classico del sud alici sottolio sgocciolate e soffritte con aglio mollica di pane reso croccante e prezzemolo fresco);
Secondi: baccalà in umido con patate olive nere, frittura di calamari e gamberi, totani ripieni al forno,
Contorni: insalata di lattuga con noci, mela verde e finocchio, carota rossa, piselli, broccoli, cipuddrizze e patate, (per chi viene dal nord lambascioni e patate).
Frutta fresca di stagione, frutta secca e non possono mancare Ananas e Lupini!
Dolci: il mio preferito è il turdillo (non chiedetemi di pronunciarlo o scriverlo in dialetto, ho serie difficoltà). Quindi il mio menù prevede i turdilli come dolce di fine pasto.
Tra le varie opzioni presenti sul web vi propongo di visitare queste pagine menu completo anche per il cenone
Un ultimo consiglio a voi tutte, mamme, casalinghe, donne in carriera, a tutte voi impegnate nella preparazione del cenone della vigilia di Natale….
Andate al ristorante!!!!